Il contatto con il mondo dei morti

La Tavola Ouija (detta anche Tavoletta Ouija) è un pannello con riportate le lettere dell’alfabeto inglese, i numeri da 0 a 9, un “sì” e un “no”, un segno grafico che rappresenta l’uscita e, in alcune sue varianti amatoriali, le diciture “vivo” e “morto”, e altro ancora.

Nata come gadget, dovrebbe essere uno strumento che permette il contatto con il mondo dei morti, mediante una seduta di due o più persone che tengono ognuna un dito su un oggetto denominato “puntatore” o “planchette” (può essere una sorta di grosso plettro, una moneta o anche un oggetto più pesante, come un piccolo bicchiere di vetro, a seconda delle varianti). Le anime richiamate muoverebbero il puntatore e comunicherebbero con gli astanti indicando le lettere sulla tavoletta e componendo parole e frasi di senso compiuto in risposta alle domande dei presenti.

È opinione diffusa che l’esperimento riesca tanto meglio in relazione al potenziale medianico dei partecipanti e che l’ideale sarebbe avere tra di loro un vero e proprio medium. I fautori della canalizzazione di energie oscure e non controllabili ritengono che la tavoletta sia una vera e propria porta su altri mondi, un faro nella nebbia per creature potenzialmente pericolose. Di più, potrebbe essere una vera e propria trappola, uno specchietto per allodole che consentirebbe un subdolo contatto con esseri non meglio precisati. Per questo, l’uso della tavoletta viene generalmente sconsigliato ai neofiti e ai semplici curiosi.

Gli esoteristi raccomandano un rituale di purificazione dello strumento e dell’ambiente prima di ogni seduta, la supervisione di un medium esperto e l’approntamento di precise precauzioni rituali (cerchio di sale, pentacolo, ecc…). Anche il colore delle candele usate avrebbe il suo ruolo sul tipo di entità rischiamata.

Il maggior problema del rito, in ogni caso, sarebbe che, se non si è a conoscenza del modo corretto per chiuderlo, la presenza manifestatasi potrebbe rimanere in loco e, una volta spezzata la catena di persone partecipanti e rimossi i vincoli rituali, sarebbe libera d’infestare il posto o annidarsi nell’animo di uno dei presenti, senza che questi nemmeno ne sia consapevole.

I danni causati da uno di questi malevoli parassiti potrebbero essere visibili anche nella lunga distanza e manifestarsi in danni psichici, depressione, alterazione della personalità, crisi suicide e omicide, possessione.

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